mercoledì 11 maggio 2011

Rapsodia


Prendete canti parole suoni e racconti, 
tagliuzzateli finemente, gettateli nel fuoco e lasciateli tremare e scoppiettare fino a al punto di fusione, 




versate il contenuto ancora bollente nei passi nelle danze e nelle voci di personaggi scappati dai loro spettacoli
 per poter venire ad incontrarsi in un luogo creato dall'impossibile intreccio di spazi e paesaggi lontani


e avrete Rapsodia... 



La rapsodia è una composizione musicale che unisce diversi spunti melodici, ognuno dei quali può avere un proprio ritmo e una propria armonia. Così la nostra “rapsodia teatrale” nasce grazie all'incontro delle diverse esperienze  degli attori del gruppo: danze musica racconti e immagini si ricompongono in una sorta di "album in movimento" dove le “vecchie” storie prendono nuova vita per trasportarci lontano, dalla Patagonia all'India, attraverso l'incontro con canti, personaggi e ricordi.



venerdì 11 marzo 2011

Erendira




“Bene, iniziamo, la storia che vi narrerò non appartiene più a me...”



Con queste parole l’uomo della bicicletta, il personaggio testimone delle vicende di Erendira e di sua nonna, accoglie gli spettatori.

Nel racconto, tratto dal testo di Gabriel Garcìa Màrquez, la malasorte viene portata dal vento ed agisce con la complicità della nonna. L’ancestrale binomio tra oppressore ed oppresso. La conquista della libertà da parte dell’oppresso. La fuga. Ma sarà vera libertà? Quale sarà il destino di Erendira?


La ragazza, nonostante sia divenuta troppo presto donna, acquisterà la maturità negatagli negli anni solo alla fine, dopo aver compiuto un atto liberatorio.


La drammaticità degli eventi è stemperata da un’ambientazione creata con immagini a tratti naif. La storia presentata sembra una favola. Le tarsie che la compongono sono le animazioni video, l’artigianato attoriale e la musica.